Gli impulsi elettrici viaggiano con modalità diverse nel cervello degli uomini e in quello delle donne. Ne conseguono attitudini diverse e diverse abilità. Ora lo dice la scienza.
Uomini e donne ragionano e usano il loro cervello in modo assolutamente differente.
Il cervello maschile è caratterizzato da uno scambio di informazioni, da connessioni nervose che mettono in contatto la zona anteriore con quella posteriore dell’encefalo, mentre il cervello femminile ha, al contrario, uno scambio maggiore tra emisfero destro e sinistro.
Differenze studiate e “fotografate” dall’università della Pennsylvania che emergono durante l’adolescenza e che rendono i due sessi complementari, aiutando lo sviluppo di differenti attitudini.
“Gli impulsi cerebrali — spiega Elena Dusi su Repubblica — seguono due autostrade diverse nei due sessi. Fra i maschi sono molto potenti i collegamenti fra parte anteriore e posteriore del cervello. Fra le donne invece è la comunicazione fra i due emisferi a essere privilegiata. Tradotto in termini di attitudini, i maschi hanno un collegamento diretto fra le percezioni (collocate nella zona frontale) e i movimenti che coinvolgono i muscoli (gestiti dalla parte anteriore della corteccia cerebrale) e sfruttano una rapidità maggiore nel processare le informazioni.
Gli impulsi elettrici nel cervello maschile viaggiano soprattutto da una parte all’altra dello stesso emisfero, esattamente il contrario delle donne, specializzate nel “saltare i ponti” fra parte destra e sinistra del cervello. Questo vuol dire, aggiunge la ricerca di un team dell’università della Pennsylvania, capacità di unire le doti di analisi (emisfero sinistro) al ben noto, secondo alcuni addirittura diabolico, intuito femminile. O di ricordare volti e nomi di persone incontrate in situazioni inusuali: compito per cui serve integrare dati immagazzinati in zone diverse del cervello.
Le differenze fra ragazzi e ragazze, come gli altri tratti sessuali, emergono intorno ai 14 anni e si approfondiscono durante l’adolescenza.
Queste informazioni già note all’aneddotica sono state per la prima volta tradotte in spettacolari immagini grazie al metodo della “connettomica”. Una tecnica speciale di risonanza magnetica permette di visualizzare l’intero cervello e il percorso seguito dagli impulsi elettrici. Queste traiettorie dei pensieri sono tutt’altro che casuali: seguono autostrade ben precise, legate alle attitudini di ciascuno di noi e nitidamente visibili nelle immagini ottenute con la risonanza magnetica”.
Migliori abilità motorie e spaziali per i maschi e maggior intuito per le femmine, queste alcune delle “conseguenze” pratiche delle differenze tra i cervelli dei due sessi.
Tra le prerogative maschili poi una migliore percezione dello spazio, un miglior coordinamento motorio, una maggiore velocità nel processare le informazioni e maggiori possibilità di eccellere in uno sport. Migliore capacità di analisi, invece, per le donne, e maggiore capacità d’attenzione, oltre che una migliore intelligenza sociale e una più forte propensione al multitasking.
“Oltre alle differenze, ciò che colpisce è la complementarietà fra doti femminili e maschili” commenta la coordinatrice dello studio Ragini Verma, che insegna radiologia all’università della Pennsylvania e ha guidato la navigazione all’interno del cervello di 949 giovani fra gli 8 e i 22 anni. “Possiamo finalmente dire di aver osservato le basi neurologiche delle diverse attitudini di uomini e donne”.
Per Ruben Gur, psichiatra dello stesso ateneo, “le differenze contribuiscono alla sopravvivenza della specie. La specializzazione contribuisce infatti all’adattabilità e aumenta il ventaglio dei comportamenti”.
” E comunque ogni essere umano è unico, irripetibile. Ogni singolo essere vivente è una manifestazione unica dell’ Energia Universale, e dal momento che ogni persona manifesta questa verità nel suo carattere unico e peculiare, ognuno di noi rappresenta un aspetto prezioso e indispensabile dell’universo vivente.”
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Avevo letto questo articolo. Credo che quando riusciremo ad accettare le reciproche differenze finalmente impareremo a convivere felicemente.
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Da anni se ne parla, a livello scientifico, e più o meno si arriva agli stessi risultati: uomini e donne sono diversi. E meno male, aggiungo.
Tre anni fa ho scritto un post ironico, per nulla scientifico (anche se non tutti i lettori – maschi! – hanno colto l’ironia): http://marisamoles.wordpress.com/2011/01/20/nella-testa-degli-uomini/ Così, giusto per sorridere un po’.
Bacioni.
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La conclusione è molto giusta e concordo appieno con Monique. Ciao Isabella
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Articolo molto interessante Laura, ma come dico sempre io a mia sorella gli uomini viaggiano su binario unico, ( avanti e indietro) noi donne su binari a più scambi e per fortuna con tutte le cose che riusciamo a fare 😀 un grande abbraccio.
Angela
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evviva la differenza !!! del resto, sai che noia se fossimo uguali 🙂
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Perché non sono sorpreso? Della complementarietà uomo-donna se ne parla già, inizialmente, nella Bibbia con la vicenda di Adamo ed Eva. Quanto al diverso utilizzo del cervello avrei già pienamente concordato con la scienza in passato. Mia moglie ed io (benedetta donna) ne facciamo un uso, complementare forse si, ma certamente in modo assolutamente dissimile. Per la fortuna Sua e mia.
Un abbraccio. Buona domenica e buion inizio settimana.
banzai43
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interessantissima condivisione di notizie, grazie!!!
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