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* La buona notizia del venerdì: Mirò per la Croce Rossa

Mirò

Ventotto opere di Mirò battute all’asta per aiutare i migranti, circa 61mila e 600 euro donati alla Croce Rossa della Catalogna, per tamponare l’emergenza umanitaria.

“Ho fatto semplicemente quello che avrebbe fatto mio nonno”. 

Joan Punyet Miró nipote del famoso pittore spagnolo Joan Mirò, si considera solo l’esecutore delle sue volontà. “Voglio fare ciò che lui stesso avrebbe fatto se fosse ancora vivo”.

La casa d’aste Christie’s che si è occupata della vendita, ha reso noto che la vendita ha superato le stime ipotizzate, ovvero i 50 mila euro.

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Mio nonno è stato un uomo che ha sofferto molto nella sua vita. Ha sperimentato la fame, l’esilio durante la guerra civile spagnola, la seconda guerra mondiale e conosceva bene la desolazione dei campi profughi. Ha sempre voluto aiutare i poveri, i rifugiati e gli esuli. Se fosse stato ancora vivo, avrebbe preso in considerazione che ciò che sta accadendo in Siria oggi potrebbe accadere domani in Spagna, ha spiegato Joan Punyet Mirò.

Nello specifico, il pittore era particolarmente riconoscente nei confronti dellaCroce Rossa, i medici erano infatti riuscire a salvare la figlia – madre di Joan Punyet Mirò- dall’amputazione di una gamba.

Per questo motivo, Mirò aveva donato all’ospedale di Tapis de Tarragona, dove era stata operata la donna, un suo arazzo e destinato molti fondi. Un grande segno di riconoscimento, quello del pittore, scultore e ceramista, esponente del surrealismo.

Mio nonno era consapevole dell’enorme differenza che fanno le organizzazioni umanitarie nei momenti di grande sofferenza, come quella che vediamo oggi con la guerra in Siria, ha detto il nipote.

Sono quasi 5 milioni i rifugiati che hanno lasciato il loro Paese a causa del conflitto siriano creando la più grave crisi migratoria degli ultimi anni. Un grande gesto di generosità che dà una boccata d’ossigeno a una situazione veramente allarmante.

367029 01: ***EXCLUSIVE*** Portrait of Spanish Surrealist painter Joan Miro March 22, 1979 in Mallorca, Spain. (Photo by Arnold Newman/Getty Images)
367029 01: ***EXCLUSIVE*** Portrait of Spanish Surrealist painter Joan Miro March 22, 1979 in Mallorca, Spain. (Photo by Arnold Newman/Getty Images)

Joan Miró:

Uno dei principali esponenti del surrealismo pittorico, con la sua continua ricerca dell’essenziale innovò il linguaggio artistico, influenzando le avanguardie europee e grandi maestri come Salvador Dalì.

Nato a Barcellona e morto a Palma di Maiorca nel dicembre del 1983, Joan Miró i Ferrà rimase sempre legato alla sua città natale e alla Catalogna in generale, molto presente con la sua gente e le sue tradizioni nelle opere del pittore e scultore spagnolo.

Il suo personalissimo stile cominciò a delinearsi durante i primi contatti con il “fauvismo” e le frequentazioni dei circoli artistici di Montparnasse, a Parigi, dove conobbe tra gli altri Picasso.

L’influenza del movimento dadaista ma ancor di più della poesia surrealista portò la sua arte verso l’astrazione, riducendo la realtà all’essenziale attraverso il largo ricorso a simboli e ghirigori.

«Assassinare l’arte convenzionale» fu la sua “mission” dichiarata, che lo fece salire alla ribalta negli anni Trenta, fino alla celebrità degli anni Cinquanta quando conquistò il premio per la grafica alla Biennale di Venezia (1954) e il Premio Internazionale Guggenheim (1958).

Oltre che per i dipinti, sparsi per i maggiori musei del mondo, è famoso per l’attività di ceramista (suoi il Muro della Luna e il Muro del Sole della sede parigina dell’UNESCO) e le numerose sculture di terracotta e bronzo, tra cui la celebre Dona i ocell (Donna e uccello) che svetta con i suoi 22 metri nel parco “Joan Miró” di Barcellona.

http://www.mondi.it/almanacco/voce/622002

7 pensieri riguardo “* La buona notizia del venerdì: Mirò per la Croce Rossa

  1. Cara Laura, leggo sempre le tue buone notizie (anche se non sempre commento) e ammiro la tua costanza. Mi manca l’appuntamento del venerdì sul mio blog che, come forse avrai notato, è molto trascurato. Chissà se con i ritmi meno pressanti del lavoro (che continuerà comunque fino a metà luglio) riuscirò a riprendere i post sulle buone notizie… lo spero, anche se non prometto nulla.
    Un caro saluto e un abbraccio.

    Marisa

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    1. Cara Marisa, che piacere! Siamo tutti impegnati di questi tempi nella ricerca del nostro vero posto nel mondo! Certo le buone notizie ,che ci vengono accuratamente occultate,possono arricchirci. Siamo in sintonia, quindi ci conto.
      Ricambio affettuosamente l’abbraccio.
      Love
      L

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