“Il fuoco, ancestrale che ha vinto ogni necessità,
deve tornare ad ardere,
poiché la notte del mondo è lunga e fredda,
e grande è la necessità.”
Il Libro Rosso”, Primo giorno.
Quando le persone fanno conoscenza con l’inconscio, spesso entrano in uno stato d’animo straordinario: s’infiammano, esplodono, ritornano vecchie emozioni sepolte; e allora si mettono a piangere su cose avvenute quarant’anni prima.
Significa semplicemente che sono stati staccati prematuramente da quello stadio della vita; hanno dimenticato che ci sono fuochi sepolti che ancora ardono.
Allora ne erano inconsci, ma quando entrano in contatto con i centri inferiori ritornano in quel mondo e si rendono conto che è ancora rovente, come un fuoco rimasto a lungo dimenticato sotto la cenere.
Se però si toglie la cenere, sotto ci sono ancora le braci incandescenti, come si dice dei pellegrini della Mecca che lasciano i loro fuochi sepolti sotto la cenere e che, quando ritornano l’anno successivo, ritrovano le braci ancora incandescenti.
Jung – La Psicologia del Kundalini Yoga.