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* La buona notizia del venerdì: A contare le stelle ci pensa Gaia

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Mappare la Via Lattea in 3D, realizzando il più grande censimento stellare mai tentato dall’uomo.

È questo l’ambizioso obiettivo della Missione Gaia.

Il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea partirà dalla base europea di Kourou, nella Guiana Francese, con il vettore Soyuz-Fregat.

Al di là degli aspetti tecnici, gli strumenti a bordo di Gaia consentiranno complessivamente di effettuare misurazioni della posizione e della velocità radiale di circa un miliardo di stelle nella nostra galassia, e nel Gruppo Locale, l’insieme di una settantina di galassie, per lo più di piccole dimensioni, a cui appartiene la Via Lattea.

La durata della missione sarà di 5 anni, durante i quali il satellite dovrà produrre una mappa tridimensionale della nostra Galassia.

I nuovi dati, caratterizzati da una precisione senza precedenti, daranno agli scienziati gli strumenti per spiegare il modo in cui si è formata la Via Lattea e come si è evoluta.

E tutto grazie alla sua capacità di censire in luce visibile tutti gli oggetti sulla volta celeste fino alla magnitudine 20, ossia circa 1.000.000 di volte più deboli di quelli visibili ad occhio nudo. L’occhio del satellite si spingerà fino al centro della nostra galassia ed in particolare fino ai due bracci a spirale principali di Carina-Sagittario (verso l’interno) e di Perseo (verso l’esterno).

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Gaia studierà oltre un miliardo di oggetti, fornendo misure di posizioni, distanze e movimenti ma anche dati sull’intensità della radiazione emessa alle varie lunghezze d’onda. Ma non solo.

Durante il suo viaggio nell’universo, il satellite potrà osservare da vicino gli asteroidi. Questi ultimi conservano numerose informazioni sulle origini del nostro Sistema Solare. Una miniera di conoscenze che aspetta solo di essere rivelata.

E il tour non finisce qui.

Gaia andrà a caccia anche di esopianeti, ossia di corpi che orbitano attorno ad altre stelle al di fuori del nostro sistema solare. Studierà poi le nane brune e altri fenomeni astrofisici tra cui supernovae e quasar.

Il satellite ha preso il volo il 19 dicembre. Sarà possibile seguirne il lancio sul sito dell’Esa.

Fonte:http://www.nextme.it/veicoli/spaziali/6850-missione-gaia-domani-via-lattea

Forse sapete che:

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Uno dei primi cataloghi stellari fu stilato da Ipparco di Nicea, astronomo greco (sec. 2º a. C.).

” Forse il più grande astronomo dell’antichità, si può considerare il fondatore dell’astrometria. Compilò il più accurato catalogo stellare dell’antichità, pervenutoci grazie a Tolomeo, in cui riportò le coordinate celesti di oltre 1000 stelle, ordinate in sei classi di magnitudine apparente, la prima delle quali per le stelle più brillanti e la sesta per quelle appena visibili a occhio nudo.

Nel confrontare sue coordinate stellari con quelle date circa 150 anni prima dagli astronomi Aristillo e Timocari scoprì il fenomeno della precessione degli equinozi. Come “sistema di I.” si intende il modello del sistema solare adottato da I. come sistema di riferimento per le coordinate celesti del suo catalogo: si tratta di un sistema geocentrico che determinò l’accantonamento di precedenti tentativi di formare sistemi eliocentrici e il cui concetto base fu ripreso e sistemato più tardi da Tolomeo. Precursore nel campo della geodesia e della geografia, I. può inoltre ritenersi il primo ideatore della trigonometria.”

fonte:Wikipedia